lunedì 29 settembre 2008

Moving from Vimercate

I trasferimenti collettivi da Vimercate a Segrate e a Cesano Boscone di oltre quattrocento lavoratori s'inquadrano in un contesto storico di progressivo disimpegno industriale di IBM in Italia: dopo aver sensibilmente ridotto la sua presenza sul territorio, perdendo progressivamente opportunità di business, ha dismesso ogni attività manifatturiera ed evita di farsi coinvolgere in qualsiasi progetto industriale seppure importate come quello nato nell'area del vimercatese.

Quello che capita oggi a Vimercate è già capitato a tanti lavoratori di Santa Palomba e delle tante filiali chiuse su tutto il territorio italiano ed è legittimo chiedersi: quanto durerà ancora la presenza di IBM a Vimercate e quanto ancora potranno stare tranquilli i lavoratori delle grandi sedi di Segrate e Roma?

54 commenti:

Anonimo ha detto...

La terziarizazzione della nostra economia è solo un sintomo di quello che più in generale è il fenomeno della globalizzazione.

Il costante disimpegno dai settori manifatturieri e conseguentemente delle relative zone geografiche adibite a questo tipo di attività interessa, ha interessato e continuerà ad interessare il nostro paese anche in futuro.

L'IBM non è impermeabile a questo fenomeno perchè se è vero che inizialmente sono state interessate i settori industriali più manifatturieri in senso stretto (acciaio per esempio) lo sviluppo tecnologico dei paesi cosidetti emergenti consente l'allargamento a settori meno industriali (come l'informatica ed adirittura il software) di tale tipo di comportamento.

Mi viene da pensare a Sesto San Giovanni una volta cuore industriale e produttivo (tanto che la densita di operai tra i residenti la fecero soprannominare la Leningrado d'Italia) ed oggi distesa di Centri Commerciali e di speculazioni edilizie nelle ex-aree industriali.

Ma anche Settimo Milanese, se qualcuno ha avuto modo di visitare quelli che una volta erano gli stabilimenti Italtel, oggi occupati solo da uffici in una loro minima parte.

L'aerea del Canavese permeata da una serie di attività industriali legati alla "Olivetti" industriale e non a quel che ne resta oggi.

Ed ancora l'area di Battipaglia per la telefonia dove oggi si lotta strenuamente per mantenere una presenza, assolutamente non industriale, di Alcatel.

Si potrebbe parlare di Pomezia della ex Miralanza di Roma dell'area industriale di Genoza....etc. etc...

Alcune di queste aree tra l'altro sono sorte con cospicui interventi economici statali ma non sono riuscite a sopravvivere alla globalizzazione.

IBM in Italia si è già avviata da qualche anno a diventare la "rappresentanza commerciale" di quanto prodotto o sviluppato altrove....probabilmente nei paesi BRIC o dove ancora più conveniente.

Non vedo futuro per Vimercate nè tantomeno per le sedi cosidette periferiche ed aggiungerei anche il Tivoli Lab di Roma (Tra l'altro Ericsson/Marconi ha recentemente chiuso il laboratorio di ricerca e sviluppo di Roma unica presenza, insieme al Tivoli Lab "industriale" nel campo del software).

Vedremo se mi sbaglio.

Saluti

f_fiac ha detto...

...la "Stalingrado d'Italia", Compagno Marco!

f_fiac ha detto...

Ciao Marco,
la tendenza che illustri è sotto gli occhi di tutti, anche se la storia della fine del lavoro manifatturiero e dell'industria è stata un po' romanzata... dopotutto la presidentessa di Confindustria guida un'azienda leader (addirittura mondiale dice il loro sito) proprio nel settore dell'acciaio!
Il punto è se questa dinamica sia o no un bene per i dipendenti per la collettività intera, ma anche per le aziende.

Il sistema economico occidentale si sta completamente finanziarizzando (con i bei risultati di questi ultimi giorni in cui si torna a nazionalizzare le banche!) e terziarizzando. Ammesso e non concesso che questo processo generi più valore e quindi più benessere, quando esso sarà completato ed avremo solo società di servizi a chi li venderemo questi servizi? Alle industrie dell'estremo oriente? E perchè mai dovrebbero comprare servizi da noi?

E tornando ad IBM, perchè, se il lavoro non è più legato ad un determinato sito produttivo, ma invece lo si può svolgere in qualsiasi luogo che abbia una connessione internet, il lavoratore non può scegliersi la sede che più lo aggrada, magari anche a casa in telelavoro?

Un saluto,
Francesco

Anonimo ha detto...

Hai ragione Stalingrado :-D.....

comunque...

due punti:

1) Il Telelavoro, non è la panacea a tutti i mali. Non vi è controllo diretto. Non vi è interazione con i colleghi quante volte si preferisce parlare di persona rispetto al telefono/sametime/mail. Non si adatta a tutte le tipologie di lavoro và bene per i call center non và bene per esempio per gruppi di lavoro ( e non me ne vogliano i patioti della teleconferenza. Inoltre per l'azienda comporta i costi di fornitura, installazione, manutenzione e riparazione degli strumenti informatici, nonché quelli necessari per fornire i supporti tecnici necessari allo svolgimento del lavoro. È inoltre previsto che il datore di lavoro debba adottare tutte le misure opportune per prevenire l'isolamento del lavoratore e per tutelarne la salute e la riservatezza. Nel caso specifico IBM dovrebbe dotarsi di gruppi di supporto specifici per i telelavoratori.
Concludo specificandoti che il beneficio economico è dimostrato per l'azienda che ricorre massivamente o prevalentemente a questa forma di erogazione della prestazione lavorativa in ogni altro caso è un aggravio dei costi. Tra l'altro in Italia è utilizata prevalentemente da aziende di Call Center e da piccole aziende straniere che non vogliono sostenere i costi di gestione di una sede vera e propria.

2) L'accentramento delle sedi, in un sistema in cui la proprietà fisica del luogo di lavoro risiede non più nell'azienda industriale ma in una qualsiasi di gestione immobiliare, il costo per la "sede" non è più "capex" ma "opex". Ovvero se vedi tutte le grandi aziende italiane (Telecom Italia?) hanno ceduto il loro patrimonio immobiliare ed oggi pagano per l'uso un semplice affitto. Con questo andamento di costo l'azienda ha prevalentemente due dinamiche: La prima l'ottimizzazione dei costi di struttura (Accorpamento massimo delle sedi specialmente quelle minori in affitto, ricerca del massimo valore di negoziazione degli affitti), La seconda la cessione, ove di proprietà, di qualsiasi proprietà immobiliare che non sia strettamente necessaria (Sedi locali di proprietà ed ex stabilimenti non più utilizzati).

Roma è in affitto Segrate Pure.

Saluti

Unknown ha detto...

Caro marco, fammi capire: hai una proposta da fare, oltre spiegarci che tutto quello fa IBM è cosa buona, giusta, doverosa e salutare e che quindi Vimercate e ogni altro sito industriale deve chiudere? Puoi spiegarci, oltre a rinunciare a qualsiasi tipo di lotta o proposta di qualsivoglia genere, cosa faremo quando tutti venderanno servizi che nessuno comprerà?
Se pensi che il declino di IBM in Italia è ineluttabile e che quindi dobbiamo rinuciare a qualsiasi azione finalizzata ad invertire la tendenza (ovvero dobbiamo dire ai lavoratori di Vimercate e delle piccole sedi che devono rassegnarsi ad essere trasferiti e/o licenziati), cosa pensi che dovrebbe fare o dire il Sindacato ai tanti lavoratori che si troveranno in mezzo a una strada?
Un caro saluto
Alfio Riboni

Anonimo ha detto...

Ciao Alfio,

semplicemente delle opinioni cercando di argomentarle e di esprimere i razionali che mi portano a pensare in una determinata maniera.

Naturalmente sono solo delle opinioni personali chiunque è libero di condividerle oppure no, così come chiunque è liberissimo di smontare o contrastare le argomentazioni a loro sostegno.

Non sono assolutamente spaventato dalla discussione o dall'espressione di opinioni contrarie alle mie...anzi.

Per quanto riguarda le tue affermazioni lasciami specificare che non ho mai detto o cercato di convincere qualcuno che quello che fà IBM è cosa buona e giusta... cerco solo di capire o dare le mie personalissime spiegazioni, anche per animare la discussione, alle azioni intraprese da IBM.

Tra l'altro non ho mai detto che sia necessario rinunciare a qualsiasi tipo di lotta o rivendicazione, ritengo però che queste vadano argomentate.

Se poi pensi che il Sindacato debba contestare a prescindere e senza alcun riguardo per le motivazioni che spingono un'azienda... accomodati pure.

Visto che poi parli di lavoratori in mezzo alla strada.... dimmi quando questo è mai capitato in IBM.

In ogni caso ritengo il tuo intervento assolutamente sopra le righe. Per evitare disagi non interverrò più così si potra continuare a leggere quello che secondo te, evidentemente, è necessario leggere in questo blog...

Frasi di lotta, rivendicazione e proposte a prescindere dalle motivazioni e dai razionali economici di fondo.

Auguro in bocca al lupo a questo vostro sindacato anni 70.

Unknown ha detto...

Caro Marco,
non capisco perché ti offendi.
Intanto il sindacato non ha affatto portato avanti e non sta portando avanti iniziative e lotte senza argomentare: questo blog è stato lanciato a partire da un documento di 2 cartelle nel quale facciamo una analisi storica della presenza di IBM in Italia, denunciamo errori strategici di politica industriale e chiediamo di aprire una discussione con la Direzione Aziendale. Vale la pena di ricordare la costituzione del Distretto HiTech Monza Brianza - promosso da Regione, Provincia, Comuni, Confindustria, Imprese e Sindacato - al quale IBM non vuole aderire e al quale noi vorremmo che aderisse proprio perché abbiamo in mente un progetto di politica industriale.
Per quanto riguarda le piccole sedi, abbiamo dimostrato in più di un occasione l'errore strategico costituito dall'abbandono del territorio in un paese caratterizzato da una prevalente presenza di piccole e medie aziende. Quanto ai "lavoratori lasciati in mezzo a una strada" - oltre ad invitarti a leggere i tanti accordi fatti in occasione di procedure di mobilità (che hanno garantito i lavoratori più anziani e difeso il posto di lavoro di quelli più giovani)e farti presente i licenziamenti mascherati di tutti coloro che, a fronte della chiusura della loro sede, non avevano nessuna possibilità di trasferirsi - posso farti l'esempio attuale degli ex colleghi ceduti a Lenovo. Questi colleghi, che nell'arco di circa 3 anni si sono ridotti a 36 unità, oggi sono minacciati da una procedura di licenziamento collettivo che riguarderà 19 di loro: erano dipendenti IBM, cacciati a forza in una società che non aveva grandi prospettive e, oggi, rischiano seriamente di trovarsi in mezzo a una strada.
Forse oltre a trovare agomentazioni a giustificazione della strategia di IBM, dovresti anche aiutarci a combattere una battaglia a tutela dei lavoratori.
Fare questo significa essere un "sindacato anni 70"? Devo dire che questa obiezione mi appare soltanto come una provocazione e ritengo non valga nemmeno la pena di rispondere.
Un saluto
Alfio Riboni

Anonimo ha detto...

IBM non ha mai lasciato nessuno in mezzo alla strada?ma in che mondo vive Marco?Forse non ha dei familiari che,come me,sono stati "invitati" a dimettersi e ora fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e a mantenere la loro famiglia

Ivan Cella ha detto...

Ciao a tutti.
IBM non mi ha licenziato. IBM non ha licenziato mia moglie (anche lei dipendente). Vivo, con mia moglie e 2 bambine (una di 2 anni e 10 mesi e una di 10 mesi) a Carnate, a 4,3 Km dalla sede di Vimercate (presso la quale lavoravo fino a venerdì 26 settembre); a 60 metri da casa mia ogni 20 minuti passa la navetta aziendale (che mi portava in sede). Anche mia moglie lavora a Vimercate. Ho ricevuto due lettere di trasferimento: la prima il 15 settembre con destinazione Segrate e data operativa dal 6 ottobre e la seconda il giovedì 25 settembre con destinazione Pero-Rho (con possibilità Settimo Milanese - oh, come ci andro?!?) con data operativa dal lunedì 1 ottobre (un paio di giorni lavorativi di preavviso!). Mia moglie, ha ricevuto la lettera per Segrate (mia mioglie è in part-time 6 ore a Vimercate). Mi è stato chiesto (visto che non uso la macchina) se potevo comprare un scooter per facilitarmi lo spostamento (e già, con i mezzi, impiego circa 2 ore ad arrivare a Pero - contro i 5 minuti per arrivare alla sede di Vimercate)...altrimenti, parafrasando...
‹‹Monsieur Général: un nostro soldato vorrebbe avvicinarsi al fronte nordest, vicino alla sua terra, a sua moglie e ai suoi figli. Monsieur Général, è un buon soldato e combatterebbe con valore...››
‹‹Adjudant, nessuno lo obbliga a combattere sul fronte sud; mostrati a lui con una pallottola e dì "hai due scelte, o combattere sul fronte sud, oppure... ››
In IBMemmese..."nessuno ti obbliga..., se vuoi...posso informarmi e aiutarti ad uscire...(chiedo...quanti...incentivi..)"

A Pero, non ho ancora un badge personale per l'accesso (sono 3 mattine che aspetto 15 minuti fuori che il mio manager autorizzi la portineria), una scrivania, una cassettiera, un telefono..il tutor che mi è stato assegnato lavora di notte...Mi è stato detto che farò i turni (come faccio, visto che di notte non ci sono i giusti mezzi?). Tra qualche giorno, mi troverò nella condizione in cui ne io ne mia moglie potremmo portare mia figlia alla scuola materna (e tantomeno a riprenderla) e l'altra figlia dai nonni..
PS., tutto ciò dopo aver ripetuto in 12 (dodici) colloqui orali con il mio manager (4 congiunti con, in aggiunta, il direttore) la mia difficoltà (e la difficoltà di mia moglie) in previsione del trasferimento. IBM non mi ha licenziato. IBM non ha licenziato mia moglie (ci sta solo mettendo nella possibilità di valutare, scegliere...o combattere sul fronte o una pallottola)..
Chiedo, a chiunque, se può aiutarmi (penso sia anche questo lo scopo di un blog..sollevare un problema e avere un aiuto)..
Ivan Cella
eridano@hotmail.com
o ivan_cella@it.ibm.com
Grazie

Ivan Cella ha detto...

Sempre Ivan...
volevo solo aggiungere che ho già fatto uso dello strumento Open-Door IBM..mi è stata concessa udienza e ho dichiarato il mio problema anche ad un certo sig. Bresicani...senza alcun risultato positivo.
Ivan Cella

Anonimo ha detto...

Cioè Ivan...

il problema è che:

sia te che tua moglie lavoravate (lei addirittura con il part-time) a 5 minuti dal posto di lavoro (con la navetta) ... ed ora invece dovete fare un'ora di traffico e che eventualmente devi considerare di andare in scooter per problemi di traffico e parcheggio

Che potevate accompagnare i figli a scuola, ed anche andare a riprenderli, mentre ora dovete appoggiarvi perlomeno ai nonni

Che nella vecchia sede avevi una tua postazione mentre ora non hai una scrivania un telefono e quant'altro assegnato

E che per lamentare queste variazioni hai fatto 12 incontri ,di cui 4 congiunti con un direttore, con il tuo manager
e che hai utilizzato "l'Open door" come altra misura di lamentela... ed ora posti sul blog in cerca di solidarietà...

Mi sento di doverti proprio dire la mia.... Ma dove vivevi fino a ieri ? Pensi che nel mondo reale la gente lavori a 5 minuti di casa ? Hai idea del traffico che la maggior parte di noi si fà tutti i giorni ? Hai idea di quanto sia difficile per le nostre mogli trovare un lavoro dopo la maternità (e non azzardo nemmeno uno part-time)? Hai idea di quanti dei nostri figli vanno con il pulmino a scuola, che poi li riporta la sera ? Hai mai pensato a chi ha dovuto cambiare città, magari provenendo dal Sud, senza avere i nonni a cui appoggiarsi ? Hai considerato che in alcune sedi dopo le nove non trovi proprio posto ?

Ma sopratutto con quale coraggio vieni a chiedere solidarietà quando molti colleghi rischiano il posto di lavoro (Vedi sedi periferiche e GBS) per motivi che a te appaiono giganteschi solo perchè non hai messo mai fuori la testa dal tuo piccolo Eden...

Guardati intorno parla con i tuoi amici/parenti/conoscenti e forse ti accorgerai che la vita quà fuori è molto più dura della tua.

Fai questo mentre per andare a Pero sei insieme a tutti i lavoratori che ogni mattina intasano in fila per ore le Tangenziali e l'A4 per raggiungere il posto di lavoro.

Poi fammi sapere....

Ivan Cella ha detto...

Un poco vedente va dal dottore e dice : "dottore ci vedo poco..."
Il dottore : "non è un problema, pensa alle persone che sono cieche..."
Il giorno dopo, un cieco va dal dottore e dice : "dottore sono cieco..."
Il dottore : "non è un problema, pensa alle persone che sono cieche e mute..."
Il giorno dopo, un cieco e muto va dal dottore e dice : "dottore sono cieco e muto..."
Il dottore : "non è un problema, pensa alle persone che sono cieche, mute e sorde..."
Il giorno dopo, un cieco, muto e sordo va dal dottore e dice : "dottore sono cieco e muto..."
Il dottore : "non è un problema, pensa alle persone che sono cieche, mute e sorde e povere..."

Chiedo scusa a tutti se con le mie note ho mancato di rispetto.
Dopotutto sono solo un 'poco vedente'.
Posso continuare a postare?

Ivan Cella

Ivan Cella ha detto...

Spostando il discorso dal problema personale e concentrandosi sulla modalità lavorativa del telelavoro..un bel documento da leggere è senz' altro http://www.galileo.it/crypto/telelavoro/
Penso sia abbastanza imparziale..
Ivan Cella

Anonimo ha detto...

Io sono una IBm delle sedi periferiche, vado al lavoro in scooter. Nessuno mi ha mai dato il part time.
Sono separata e un anno fa un direttore e' venuto a dirmi che "nella mia situazione" spostarsi fuori citta' per lavoro sarebbe stato un problema.
Ho beccato sempre un sacco di bastonate ma sono dura.
Ho sempre avuto un UR altissimo e sempre valutazioni 2 e 2+, ma non significa.
Sento le cronache di altri colleghi e capisco le loro difficolta'.
Non credo che esista un EDEN in IBm. E non mi sento di attaccare il collega che si lamenta, ne' mi sento insultata anche se apparentemente piu' sfortunata.

Il prblema ora, cari colleghi, non e' concentrarsi sulle nostre singole coronache ma piuttosto concentrarci sulla strategia che IBM sta attuando.
Questa strategia della paura attacca singolarmente ciascuno di noi e non dobbiamo offrire il fianco.
Non dobbiamo permettere che venga tolto valore al nostro lavoro.
E i primi ad opporsi siamo noi.
Uniti ma anche organizzati.
Solidarieta' e conoscenza dei nostri diritti.
In questo il Sindacato ci puo' aiutare, anche se non siamo attivi politicamente con lo sono io.
Saluti

Ivan Cella ha detto...

IBM in Italia produce “concetto”, “astrazioni”.
IBM in Italia non è un’azienda manifatturiera: non produce lattine di passata di pomodoro, camicie da uomo, automobili SUV e...neanche computer!

Il business di IBM in Italia è fondato sul “concetto” – “astrazioni”.
E sapete da dove si può lavorare per produrre “concetto” (servizi, processi, progetti, innovazioni, software, consulenze,..”ASTRAZIONI”)? ANYWHERE! (trad. Ovunque!): da Vimercate, Segrate, Torino, Milano, Napoli e...da casa mia!

E allora? E allora, arriva il momento in cui IBM sente la necessità di spostare le persone (non il lavoro!) da una sede ad un’altra. Perchè? PERCHE’?
La tenue risposta: razionalizzare i costi/gli spazi...

Con queste considerazioni, a qualcuno, potrebbero venire alla mente pensieri maliziosi..(Giulio Andreotti diceva : "A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina.")

IBM non può non considerare i problemi dei suoi dipendenti se ha le conoscenze e gli strumenti per applicare una o più soluzioni senza compromettere il proprio business. E’ un problema di volontà, non di limiti tecnologici o di impedimenti nell’organizzazione del lavoro.
Il resto del mondo (vedi l’America o il resto d' Europa) si sta muovendo diversamente - verso la creazione di in team virtuali (e altamente produttivi), facendo largo uso del telelavoro.

I sindacati riuniti, si devono accollare l’onere di essere soggetti attivi (critici e costruttivi), di far parte della platea di stakeholders di IBM per la piena realizzazione del concetto di Resposabilità Sociale d’Impresa.

La prima azione pratica potrebbe essere : "Cara IBM, perchè non agiamo insieme per dare soluzione ai disagi dei lavoratori costretti al trasferimento? Tu (IBM) ed io (RSU) insieme...per costruire...mostrando la capacità di creare valore con il CSR (Corporate Social Responsibility)"

Ivan Cella

Unknown ha detto...

Capisco poco i ragionementi che fa Ivan: "concetto", "astrazioni", responsabilità sociale d'impresa", ...ecc ....
IBM è un'impresa transnazionale che ha, come unico obiettivo, quello del profitto e a questo sacrifica tutto.
In IBM il sindacato si è battuto per realizzare un accordo sul telelavoro e questo accordo è considerato uno dei più avanzati, forse il più avanzato in Italia (chi vuole può leggerne il testo ); uno dei problemi relativi all'applicazione di questo accordo è costituito dall'atteggiamento dei lavoratori stessi, che preferiscono contrattare "aum aum" con il proprio capo un telelavoro "occasionale, piuttosto che battersi insieme al sindacato per realizzare un telelavoro domiciliare secondo le regole contrattate e i diritti disponibili.
... e spesso ci si accorge del problema quando questo tocca personalmente uno di noi.
Tra l'altro, come ho già avuto modo di dire a Ivan direttamente, una soluzione tipo telelavoro è già praticabile, ma manca, da parte sua, il mandato a percorrere fino in fondo la strada che porta a quella soluzione.
Io suggerisco, quindi, di fare meno chiacchiere che non portano a nessun risultato, e praticare prgamaticamente le soluzioni possibili.
Un caro saluto.
Alfio Riboni

Ivan Cella ha detto...

Alfio, ho letto l'accordo e sono concorde con te: il contratto di telelavoro è il più avanzato in Italia.
Alfio. Ti ringrazio anche in questo blog. Grazie. Mi stai aiutando molto. Per coerenza, decido di continuare il dialogo con IBM tramite il sindacalista a cui ho chiesto, fin dall'inizio, aiuto (ciò non toglie nulla al mio continuo chiederti e avere risposte rapide, chiare e complete da parte tua...). Condivido l'area di sfiducia da parte dei colleghi nel chiedere...
Alfio, posso continuare a postare? Te/Lo chiedo in continuazione, non voglio a) offendere o mancare di rispetto a nessuno e b) essere costruttivo.
Ivan Cella

Ivan Cella ha detto...

Alfio, ci sono 130 (+ o -) che avranno disagio a recarsi nella nuova sede di Segrate. State proponendo qualcosa (a cui anch' io posso partecipare) per limitare il problema?

Ivan

f_fiac ha detto...

Ciao Ivan,
prima che la RSU proponga soluzioni, secondo me gli interessati dovrebbero almeno illustare le loro problematiche: c'è un blog pubblico, abbiamo creato un gruppo di discussione chiuso, ci sono le email, c'è il telefono, ma a parte il tuo caso mi pare che nessun altro abbia presentato i propri disagi.

Un saluto,
Francesco

Anonimo ha detto...

Ho letto le risultanze dell'"incontro", IBM non era presente, presso il Ministero dello sviluppo economico del 14-10 dal quale apprendiamo tramite voce terza del rappresentante del Ministero che : "E' prevista una riorganizzazione per divisioni dell'Azienda, probabili cessioni di "assets" e un preoccupante disimpegno per il Sud"

Mi chiedo come queste affermazioni possano conciliarsi con quanto espresso da IBM in occasione della riunione dell'Osservatorio Paritetico Aziendale del 2-10 in cui rappresentanti incaricati dall'azienda dichiaravano che:
"la presenza economica, commerciale ed occupazionale di IBM nel nostro Paese non è in discussione"

Mi chiedo se tutto ciò non rappresenti una palese violazione delle relazioni sindacali così come previste dal CCNL Nella sezione Relazioni Sindacali Articolo 3 dove specificatamente si parla al punt 3.2 di "Strategie industriali anche con riferimento a eventuali modifiche
organizzative".

Mi chiedo inoltre se questa RSU verificati i fatti intenda procedere, per quanto sopra riportato, all'apertura formale di una procedura di violazione che, viste le dimensioni e la rilevanza dell'Azienda, venga portata all'attenzione delle Associazioni di categoria Nazionale.

Grazie

Anonimo ha detto...

Questa la versione ufficiale del Ministero per lo Sviluppo economico:

Si è¨ tenuto presso il MSE un incontro finalizzato ad esaminare le strategie del Gruppo *IBM* Italia. All'incontro, presieduto dal Dr. Castano, hanno partecipato le rappresentanze sindacali nazionali di FIM, FIOM, UILM, FILCAMS CGIL, FISAC CGIL, nonchè le rappresentanze territoriali unitamente alle Rsu. IL Dr. Castano ha convocato la riunione su richiesta delle OOSS, che hanno sollecitato un incontro per conoscere le prospettive industriali e strategiche del Gruppo *IBM* in Italia. A questo incontro non è presente la Direzione di *IBM*. Nel corso della riunione il Dr. Castano, ha informato le OOSS in merito agli esiti di un incontro svolto dal *Ministero* con la Direzione *IBM*: - con riferimento allâ eventuale cessione di un importante asset aziendale (Sistemi Informativi), ed alla riorganizzazione in divisioni di *IBM*, non ci sono ancora decisioni operative. Verranno forniti elementi in merito quando ne emergano di sostanziali tali da essere comunicati anche alle Organizzazioni Sindacali. - La riorganizzazione territoriale (Cesano/Segrate) non determina allo stato attuale modifiche tali da generare problemi. Il Dr. Castano ha quindi voluto raccogliere i commenti delle OOSS per vedere come procedere con la stessa *IBM*. Le OOSS hanno ribadito lâ esigenza di un incontro con *IBM* Italia presso il MSE per un confronto sulla strategia del Gruppo e su temi quali l'impoverimento delle sedi periferiche e la maggiore attenzione al mercato delle PMI. Hanno inoltre chiesto di approfondire temi considerati strategici quali la notizia della cessione di un asset aziendale. Il Dr Castano in conclusione, ha considerato che dall'incontro sono emersi elementi importanti che necessitano di chiarimenti in Sede governativa per conoscere le strategie che il Gruppo intende portare avanti non solo nell'ambito delle dinamiche occupazionali ma anche produttive. Ha quindi comunicato che aggiornerà la riunione nelle prossime settimane.

Anonimo ha detto...

questo sindacato anni 70 non e' in grado di fare nessuna proposta: solo fare incontri inutili con l'azienda e poi stare zitto e lasciare che i lavoratori subiscano tutte le conseguenze sulla propria pelle.
perche' non e' stata fatta NESSUNA iniziativa contro i trasferimenti ? perche' a Vimercate si stanno sbattendo e a Segrate non si fa nulla ? Un presidio serio nella sede piu' importante di IBM cambierebbe le cose.
E non rispondetemi che tanto non ha senso perche' i lavoratori non si muovono: non scaricate le responsabilita' sui lavoratori per la vostra inattivita' e il vostro piegare sempre la testa

Unknown ha detto...

Caro anonimo del 30 ottobre 2008, prendo atto che sai solo calunniare senza, peraltro, avere nemmeno il coraggio di firmarti (non è obbligatorio, ma sarebbe onesto e etico firmarsi con nome e cognome quando si insultano altre persone).
Spero che sia solo la non conoscenza (ignoranza) delle iniziaive comuni già intraprese congiuntamente dalle 2 R.S.U. di Segrate e Vimercate a spingerti a scrivere sciocchezza ... e spero che anche la completa non conoscenza delle norme contrattuali ti aiuti sempre nella scritura delle stupidaggini.
Io mi firmo e sono pronto, quando vuoi, a ribattere, una per una, tutte le tue illazioni.

Un caro saluto.
Alfio riboni

Anonimo ha detto...

Avete notato che il verbale della riunione del 14 ottobre è sparito dal sito del Ministero dello Sviluppo economico?
Perchè???

Se stiamo a quello che succede in gruppi come EDS/HP, in vertenza anche loro, dove la dirigenza aziendale si rifiuta di dare risposte su occupazione/piano industriale/contratto, anche davanti ai rappresentanti del governo, e intanto taglia posti in mezza Europa, cosa può succedere in IBM?
Le parole di un solo manager per quanto quotato ( Mr. Chiavelli a Torino ) possono valere quanto è stato esposto da IBM in separata sede al Ministero?

Unknown ha detto...

Caro Taliban,
non so di quale verbale stai parlando, ma ti ricordo che è stato pubblicato un
comunicato sindacale
che illustra puntualmente quanto dichiarato e discusso in occasione di quell'incontro. Ti informo inoltre che è previsto un ulteriore incontro presso il Ministero dello Sviluppo in occasione del prossimo 27 novembre.
Un caro saluto.
Alfio Riboni

Anonimo ha detto...

VERBALE DELL'ULTIMA RIUNIONE PRESSO IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO---SI TRATTA DEL TESTO POSTATO
DA ME MEDESIMO IL GIORNO 22OTTOBRE 2008, TRATTO DALL'AREA VERTENZE DEL SITO DEL SUDDETTO MINISTERO.
APPROFITTO PER CHIEDERE SE ALL'ULTIMO CAE SI E' DISCUSSO ANCHE DELLA SITUAZIONE ITALIANA.
SALUTI

Anonimo ha detto...

Buonasera,

allora oramai in azienda le voci si rincorrono...

La divisione servizi verrà "esternalizzata" in una società controllata da IBM Italia dove confluiranno anche Sistemi informativi e Sap Italia Consulting...

Verrà inoltre riformato per le altre divisioni il mogello di Go to Market, ovvero il famigerato Client Value Method (CVM) altro non sarebbe che una specie di ritorno al modello delle filiali..

naturalmente si prospettano tagli... anche e forse sopratutto alle linee manageriali....

intanto è stata diramata la nuova linea manageriale dei Servizi...

Alla RSU cosa risulta?
Quanti sono i tagli?
Che futuro per la società di servizi?

Possibile che in questo momento di fortissimo cambiamento voi non proferiate parola.... insomma se queste cose le sò io immagino che voi sappiate molto di più....

Per favore battete un colpo... o come al solito ci ritroveremo a protestare quando tutte le decisioni saranno già prese... non è meglio provare a partecipare al processo decisionale...anche con azioni di protesta ????

Anonimo ha detto...

Ben detto! Bravo!
Fateci sapere qualcosa...

Quali info hai sulla nuova linea manageriale dei servizi?
Nella nuova divisione esternalizzata si parlava di far confluire tutte le consociate, non solo SI e SIC...

Anonimo ha detto...

Ciao,

la nuova linea manageriale prevede al vertice di GBS John Chiavelli...

Considera che la GBS è tutta la struttura da esternalizzare....

per quanto riguarda le società che confluiranno nella nuova entità, per ora, di sicuro solamente SI e SIC. Infatti i vertici delle due società sono stati messi a riporto dello stesso John Chiavelli...

Per quanto riguarda MedioSystem e GV ancora non si sà nulla....

L'applicazione del CVM inizierà già dal primo trimestre dell'anno prossimo.

Un'ultimo appello alla RSU...
muoviamoci prima di essere semplicemente notificati delle decisioni prese...magari all'incontro del 27.... come quasi sicuramente accadrà essendo tale incontro stato programmato dopo la dichiarata disponibilità di IBM al Dott. Castano.

Siamo su un blog sindacale.... cortesemente condividete quello che risulta a voi....

Grazie

f_fiac ha detto...

Cari anonimi,
un ultimo appello: abbiate la cortesia di firmarvi almeno con un soprannome.

Non so perché vi ostiniate a rimanere anonimi, ma se proprio volete rimanere tali cercate almeno di non ripetere sempre gli stessi errori ortografici, perché altrimenti vi si riconosce.

un saluto,
Francesco

Anonimo ha detto...

Capisco la polemica sull'anonimato solo quando si offende o si lanciano accuse...

Comunque, Fabrizio, siccome stiamo chiedendo informazioni come membro RSU hai qualcosa da aggiungere o da dire in merito all'imminente ristrutturazione o vogliamo continuare a polemizzare tra di noi aspettando la data del 27 ??

Saluti

Anonimo ha detto...

Naturalmente volevo dire Francesco e non Fabrizio.

Me ne scuso.

Saluti.

P.S.
Comunque ancora non proferite parola sulla ristrutturazione....

Anonimo ha detto...

Ma scusate….
cosa può fare il sindacato più di quello che ha fatto?
Mi sembra un grande successo essere riusciti a convincere l’azienda a presentarsi al confronto del 27. Meglio tardi che mai…

Anonimo ha detto...

Guarda che è stata l'azienda a decidere per il 27.... ed ha deciso quando gli ha fatto più comodo.... gli altri incontri e le altre convocazioni le ha mandate deserte...

Non è che se il 27 l'azienda si presenta al ministero dobbiamo parlare di vittoria del sindacato..

Tantopiù se si presenterà, come pare probabile, per comunicare decisioni già prese e sulle quali i lavoratori non hanno partecipato per nulla.

Venendo alla tua domanda... cosa doveva fare di più....

1) informare su quello che sta accadendo con il maggior dettaglio possibile
2) promuovere iniziative per partecipare al processo decisionale e non subirlo

Saluti

Anonimo ha detto...

Scusa ma cosa ci guadagna il sindacato a tenere nascosti i dettagli di cui parli?
A me le “voci di corridoio” non interessano… se si è arrivati al 27 di novembre per il confronto vuoldire che prima i tempi non erano maturi.
Tieni presente che “mamma IBM” non ha mai mandato via nessuno a mani vuote, pertanto aspettiamo… a qualche accordo si arriverà.

Unknown ha detto...

Caro anonimo del 13-11-2008 ore17.18, mi congatulo con te e con tutti i successivi anonimi per le informazioni dettagliate e precise di cui sei e siete in possesso.
Putroppo, un Sindacato serio non può fare riferimento alle chiacchiere fatte alle macchinette del caffè o nei conciliaboli con i capi (che sono sempre loquaci quando sono sicuri di non essere citati o chiamati a rispondere delle loro affermazioni).
Le informazioni che noi possiamo responsabilmente rendere pubbliche sono esclusivamente quelle raccolte ufficialmente in incontri con la direzione aziendale.
Se tu e gli altri tuoi amici anonimi ci fornirete le informazioni citando le fonti, sarà premura del sindacato chiamare l'azienda a rispondere nel merito: diversamente, non possiamo utilizzare "chiacchiere da bar".
Quanto al non subire, al non aspettare le decisioni dell'azienda, tu cosa suggerisci di fare? di chiamare uno sciopero sulla base di informazioni che non siamo in grado di provare?
Mi dispiace, ma così non andiamo lontano!!! Il nemico non è il sindacato.

Un caro saluto.
Alfio Riboni.

f_fiac ha detto...

Caro/a anonimo/a,
non è per spirito polemico ma per intavolare un dialogo con un minimo di senso, altrimenti non si capisce chi si rivolge a chi.

Sulla ristrutturazione, come dice Alfio, non ci sono posizioni ufficiali perchè non c'è stata ancora alcuna comunicazione da parte dell'azienda.
Le RSU hanno chiesto ripetutamente sin dall'inizio dell'estate un incontro al Ministero che, nonostante le varie convocazioni, nei fatti non si è ancora svolto.

Dall'inizio di quest'anno abbiamo cercato di imbastire una discussione tra colleghi sulle prospettive di GBS (vedi ad esempio il post di febbraio e i documenti sul sito) e del Reskilling con
risultati altalenanti, ma comunque non ho visto nè sentito sollevazioni popolari.

Nel merito della questione, non mi pare una grande previsione dire che a capo della GBS ci sia Mr. Chiavelli, dato che è già un dato di fatto da un paio di mesi!
La linea manageriale della GBS è stata in gran parte sostituita da qualche giorno; ne è stata data comunicazione ai dipendenti e non vedo su cosa la RSU avrebbe dovuto fare un comunicato.
La GBS è stata riorganizzata quest'anno ormai tre volte: questo indica una grande difficoltà su come stare nel mercato dei servizi, ma denota anche una grande inaffidabilità della politica aziendale e poca credibilità nei confronti dei dipendenti.

Detto questo, penso anch'io che una pesante ristrutturazione sia imminente, ma non capisco come tu possa dare per certo il distacco di tutta la GBS.
La mia personale impressione è che se un'operazione del genere venisse fatta temo che verrebbe scorporata "solo" la sottodivisione di Delivery della GBS stessa.

Ciao,
Francesco

Anonimo ha detto...

Forse più che la tua "personale impressione" che verrebbe scorporata "solo" la sottodivisione di Delivery della GBS stessa questa sembra essere la decisione dell'IBM o di chi per lei e le recenti riorganizzazioni mi sembrano fatte apposta per costruire e poi popolare le strutture da cedere. non vorrei che il fatto che si dice che sarà scorporata "solo" la sottodivisione di Delivery della GBS e quindi riguardi solo un certo numero di persone non sia presa dagli altri come un problema che riguarda gli "altri" e non tutta l'IBM.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Caro anonimo del 19 novembre 18.08,
quanto dice F_Fiac sulla possibilità che una piccola parte di GBS possa essere scorporata e accorpata, magari ad una nuova società composta, sempre magari, da ex consociate è una possibilità con più di qualche fondamento
Quanto alle tue valutazioni sulla possibilità che, al verificarsi del fatto sopra desritto, il problema riguarderà solo i diretti interessati e tutti gli altri colleghi IBM se ne fregheranno: ebbene è una valutazione ben fondata.
Io ho una lunga esperinza sindacale in IBM (circa 30 anni), ho fatto tante battaglie per scorpori di rami d'azienda IBM e, sempre, sono state condotte con la partecipazione esclusiva della R.S.U. e dei lavoratori interessati.
Del resto, l'individualismo è la prima cosa che ti insegnano quando entri in IBM .... e la seconda è: non assumersi mai alcuna responsabilità.
Se succederà quanto fin qui descritto riguardo al possibile scorporo di una piccola parte della GBS, noi rappresentanti sindacali combatteremo e spero che anche tu ti unirai a noi.
Ho detto combatteremo, ma devo aggiungere con estremo realismo, ovvero consiglieremo, come sempre, ai lavoratori di scegliere la strada degli accordi sindacali "possibili".
Intanto, caro anonimo, se vuoi farti una cultura sugli scorpori puoi leggere la pagina del sito appositamente dedicata a loro e se vuoi la storia degli scorpori attraverso gli accordi sindacali puoi visitare l'indice apposito sempre sul sito internet delle R.S.U..
Un caro saluto
Alfio Riboni

Unknown ha detto...

Chiedo scusa,
ho sbagliato la sintassi dei comandi che portano alla pagina del sito sugli scorpori.
Cliccate qui .

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 18:08 del 19/11
Sicuramente sarò al vostro fianco per difendere gli interssi di chi lavora. Proprio per questo oltre che diffondere il link alle norme sulla cessione del ramo d'azienda credo che sarebbe opportuno cominciare a diffondere una lista delle eventuali perdite "materiali" a cui si andrebbe incontro con questo scorporo, esempio :
- cambio contratto da Metalmeccanici a Commercio e perdita delle relative tutele, CIG e CIGS
- numero dei giorni di ferie;
- cadgi ;
- fondo pensione (con le norme strappate del RSU per il conferimento del TFR)
- telelavoro
continuando con tutti i diritti che i anni di lotte sono stati conquistati.
Questo per evitare le persone coinvolte direttamente o indirettamente limitino il loro pensiero all'importo del cedolino di fine mese che seppur importante rappresenta solo un parte dei quello che ci ritorna per il nostro lavoro.
Credo che diffondere le possibili, perdite di quelli che molti considerano "benefits" sia importante per avere una partecipazione di tutti i lavorati e aprire gli occhi di cosa questo comporta. Ringrazio ed attendo eventuali commenti

Anonimo ha detto...

Intanto la riunione è stata ulteriormente posticipata all'11 Dicembre....

Ma cosa stà succedendo?
E' così che l'azienda pensa di portare avanti delle corrette relazioni industriali?
La RSU ha già sollecitato diverse volte questo incontro, quali azioni possono essere intraprese secondo voi?

Anonimo ha detto...

A proposito del rinvio della riunione
prevista per oggi, pare sia tutta colpa dei simpatici collaboratori del ministro Scajola, che non avrebbero spedito in tempo utile la convocazione formale ai dirigenti del personale IBM.
Sa tanto di gioco delle parti,
di teatrino di Bibì e Bibò...
così intanto prendono tempo, si arriva a Natale, poi a fine anno e alle riorganizzazioni con tutto quel che consegue si pensa meno, e ci sono meno possibilità di affrontarla.
Non resta altro che aspettare,
contando sul fatto che almeno stavolta l'azienda si presenti al tavolo e dichiari le sue intenzioni???

Unknown ha detto...

Intanto sono davvero indignato che qualcuno usi lo psudonimo "OBAMA BIN LADEN" che, sicuramente a causa di un errore di digitazione, voleva essere OSAMA BIN LADEN. Invito l'amministratore di questo blog a impedire la pubblicazione di contributi che arrivano da persone che utilizzano uno psudonimo riferito al terrorismo internazionale.
Detto questo, preiso che, ogni volta che abbiamo dovuto gestire (come RSU) una cessione di un ramo di IBM, abbiamo sempre spiegato tutto, nei minimi particolari, ai lavoratori interessati: ... e non abbiamo intenzione di smettere.
Infine, se qualcuno è così ben informato sui rinvii che il Ministero dello Sviluppo ci trasmette, cel comunichi senza usare pseudonimi e assumendosi la responsabilità di quel che dice.
Un caro saluto.
Alfio Riboni

Anonimo ha detto...

Riboni....mi sembri Veltroni, un pò di spirito, è evidente che l'utente lì sopra voleva giocare con l'assonanza del nome del futuro POTUS e il noto terrorista.
Almeno, io che leggo per la prima volta la interpreto così.
Passiamo oltre, che ci dite di questa nuova cessione di ramo d'azienda che opera IBM?
Logistica a Geodis.
Grazie, saluti.

Unknown ha detto...

Scusate,ma ora sono le RSU a chiedere di spostare l'incontro al ministero?Non vi sembra che IBM potrebbe strumentalizzare?Proprio non si poteva partecipare?

Unknown ha detto...

Caro anonimo del 3 dicembre 2008 ore 12.06,
io con Veltroni non c'entro assolutamente niente ..., ma proprio niente. Ribadisco che non gradisco certi giochi e ne sono sempre molto infastidito: negli anni 70 questi giochetti di parole, e non solo di parole, hanno prodotto danni terribili.
Per quanto riguarda la cessione a Geodis, i più qualificati a rispondere sono i rappresentanti Sindacali di Viumercate, perché i lavoratori interessati sono ubicati lì e perché la legge conferisce a loro il diritto di informazione e di contrattazione. Per cultura generale posso suggerirti di leggere la pagina web che da molte spiegazioni sulla questione dele cessioni.
Un caro saluto
alfio Riboni

Unknown ha detto...

Caro Giano,
non era possibile partecipare al mattino, perché alcuni sindacalisti avevano già altri incontri programmati e perché metà della delegazione dei rappresentanti sindacali aziendali, viaggiando in treno, non sarebbe arrivata in tempo utile.
Voglio precisare che, a mio avviso, è stato molto scorretto da parte del Ministero comunicare l'anticipazione dell'orario di incontro con così breve preavviso e senza concordarlo preventivamente. Tra l'altro, anche IBM ha comunicato la sua impossibilità a partecipare.
Per quanto riguarda le strumentalizzazioni: non credo proprio che vi sia nessuna possibilità.
Desidero anche avvertire i molti che hanno grandi attese rispetto agli incontri al Ministero dello Sviluppo di non illudersi: l'esperienza mi ha insegnato che da quella sede non arriva mai molto di interessante ed è un passaggio utile solo a costringere IBM a misurarsi anche intorno a tavoli a lei non graditi.
Un caro saluto
Alfio Riboni

bobby ha detto...

una domanda:
pensate di far qualcosa a livello sindacale prima dell'8 gennaio, data prevista per il prossimo incontro al ministero dello sviluppo?
Non è che IBM a inizio 2009
se ne esce con qualche comunicato operativ sugli esuberi ( 700?? 2000?? ),
senza che poi si possa far nulla per raddrizzare la situazione?
Grazie, saluti

Unknown ha detto...

Caro bobby,
non vorrei sembrarti sarcastico: secondo te cosa dovremmo fare?
Ammesso e non concesso che ci siano degli esuberi: secondo te ce lo direbbero al Ministero dello sviluppo?
... e se ci fossero, secondo te è un problema del sindacato, o deve diventare un problema per tutti?
Comunque: se gli esuberi ci fossero e se IBM volesse gestirli con una procedura di mobilità, la legge prevede una comunicazione e una procedura che dura 75 giorni e inizia in sede sindacale e può finire al Ministero del Lavoro (del lavoro e non dello sviluppo).
Purtroppo le domande come quella che hai fatto tu sono comprensibili - anche perché IBM ci mette del suo nel creare ansia nella gente - ma non si riesce a rispondere.
Cosa vuol dire fare qualcosa per raddrizzare la situazione?
Mi piacerebbe discuterne più a lungo con te e, se vuoi, puoi contattarmi direttamente ... ma dopo le feste.
Comunque, per adesso, stai tranquillo: sicuramente al Ministero dello Sviluppo non scopriremo esuberi.
Un caro saluto e auguri di buone feste.
Alfio Riboni

CEHW ha detto...

Ma perchè i sindacati fanno degli accordi limitati al singolo episodio di trasferimento collettivo e non si impegnano a pretendere delle norme generali valide per tutti i lavoratori?
Per esempio quando è il singolo dipendente ad essere spostato a seconda delle esigenze aziendali
( ad esempio nuovi clienti o spostamento dei medesimi )questo si trova in balia dei suoi dirigenti che possono ricattarlo a loro piacimento e a seconda delle loro convenienze senza che nessuno (sindacato compreso) si prenda la briga di dargli una mano....

f_fiac ha detto...

Ciao Cehw,
il ruolo del sindacato è quello di difendere gli interessi dei lavoratori, quello di migliorarne le condizioni di lavoro e di vita, ma, purtroppo, non quello di scrivere le leggi.
Il sindacato si può anche impegnare a pretendere norme più generali, ma dopo aver enunciato bei princìpi, occorre che i lavoratori siano disposti a sostenere iniziative in tal senso.


Ad ogni modo, per quanto rigurada i trasferimenti individuali non è del tutto vero che il dipendete sia in completa balia dell'azienda e del dirigente di turno. Il Lavoratore può essere trasferito solo in presenza di "comprovate ragioni tecniche organizzative o produttive", in particolare il datore di lavoro deve dimostrare che nella sede di destinazione non vi è altro lavoratore che sia in grado di svolgere quel lavoro.
Per ulteriori aprofondimenti clicca qui.

Un saluto,
Francesco

Unknown ha detto...

Per quanto riguarda la risposta di Francesco sui trasferimenti Cehw va a leggersi la documentazione visibile alla pagina web indicata, scoprirà che i trasferimenti individuali "da una località all'altra" sono possibili esclusivamente previo consenso del lavoratore interessato. attenzione: ho parlato di trasferimenti individuali, che sono cosa molto diversa dai trasferimenti collettivi. Ovviamente, è fondamentale che il lavoratore faccia valere il suo buon diritto "se necessario anche davanti a un giudice".
Vi sono anche trasferimenti mascherati, ovvero trasferimenti che dipendono dall'assegnazione presso cliente o sede diversa da quella di lavoro; in questo caso si tratta, tecnicamente di comando di distacco. La materia è molto complessa e, perciò, suggerisco di cliccare qui per ottenere adeguate informazioni in merito.